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Dorsoduro Paintings

Un'immersione tra quadri, luci e misteri di una Venezia ritratta per cinquanta lunghi anni.
Il punto cardine di questa esposizione sono l'occhio e l'estro di Robert Morgan, i quali catturano la quotidianità della serenissima intrecciandola in un linguaggio di spazi e forme.

Laureato in lettere, frequentatore dei salotti di Peggy Guggenheim e ritrattista del decesso di John Lennon; disse di lui il suo amico e poeta Joseph Brodsky: " A mio parere, il signor Morgan è uno dei più seri realisti della sua generazione."

Robert Morgan

foto-ritratto Robert Morgan

Robert Morgan, pittore americano nato a New York nel 1943, risiede a Venezia da cinquant’anni.

Laureato in Lettere alla Princeton University, sbarca a Venezia da New York nel 1973 e lavora con Edward Melcarth, pittore e scultore autore degli affreschi nell'Hotel Pierre di New York, amico di Peggy Guggenheim e creatore dei suoi iconici occhiali da sole.

 

Morgan frequenta casa Peggy e all'Accademia di Belle Arti di Venezia i corsi tenuti da Luigi Tito che considera un vero maestro veneziano. Particolarmente affezionato al sestiere di Dorsoduro, per anni abita e lavora alle Zattere e dal 2004 ha lo studio nella casa che fu di Filippo De Pisis al ponte della Maddalena sul rio di San Sebastiano.

Espone le sue opere in più di trenta mostre di cui almeno la metà a Venezia, ma rimane artista indipendente mai legatosi a una galleria o a un mercante; i suoi quadri si trovano in collezioni private in Europa e oltre oceano. Frequenta molti poeti e scrittori e l'amico Iosif Brodskij gli dedica il suo “Fondamenta degli incurabili”.

Robert Morgan, testimone oculare dell'uccisione di John Lennon a New York nel 1980, invece di scattare una foto ne dipinge un quadro, cosa che descrive molti anni dopo nel testo: “ The Photograph Not Taken”.

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