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Omaggio a Zarpellon

Un' esposizione di una ventina di dipinti conservati nelle case degli amici veneziani dell'artista ottantenne che racchiudono la sua firma tipica: uno stato di tensione permanente che scalpella l'oscurità della mente umana per aprirne nuove brecce e liberare quella bellezza che a volte non si vuole o non si può vedere.

Toni Zarpellon

Foto-ritratto Toni Zarpellon

Toni Zarpellon nasce a Bassano del Grappa nel 1942 e si è guadagnato un posto tra gli artisti italiani più influenti dell'arte contemporanea del secondo novecento.

Laureatosi all'Accademia di Belle Arti di Venezia, insegna dal 1964 al 1987 all'Istituto d'Arte di Nove e all'Istituto d'Arte dei Carmini di Venezia e il percorso accademico lo ispira a confrontarsi con forme d'arte di altre nazionalità.


Dalla seconda metà degli anni sessanta ai primi anni ottanta, infatti, compie vari viaggi nelle più importanti città europee frequentando gli ambienti e le gallerie dell'arte d'Avanguardia e le più importanti raccolte d'arte antica e contemporanea.

Tutto ciò che ne consegue è una ricchezza culturale poliedrica che esplode in innumerevoli esposizioni ed eventi, sia in Italia, che all'estero, finalizzati ad analizzare, attraverso  l'asprezza del suo “segno" pittorico l'oscurità della mente umana.


Particolare importanza in questa ricerca è stata l'esperienza del Maggio 1993 all'istituto ospedaliero Trento di Vicenza, dove l’artista riflette sulla condizione umana delle persone anziane eseguendo 50 disegni di volti umani. 

Tutto il lavoro di questo fervido artista del novecento italiano è documentato presso svariati enti privati e pubblici, e fondazioni varie come ad esempio : l’Archivio Storico A.S.A.C. della Biennale di Venezia; la Fondazione Ragghianti di Lucca; la Fondazione Corrente di Milano e altre Istituzioni Culturali in Italia e all’estero.

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